Le Origini

Il Periodo del Maestro Augusto Forni

Il Periodo del Maestro Augusto Modoni

Gli Anni Trenta e il Maestro Walter Grandi

Il Secondo Dopoguerra

La Banda Oggi


Approfondimenti

I Maestri della Banda Municipale di Medicina

I Vecchi Musicisti della Banda

Walter Grandi

La sostituzione di Modoni è affidata al Podestà Emilio Cacciari che chiama il Maestro Carmelo Sgrizzi, primo clarinetto al Comunale di Bologna, fresco d’esperienza nella direzione della banda militare.
Il carattere autoritario e il modo di interpretare la musica lo mettono in contrasto con i suonatori più anziani: non c’è serata di prova in cui, a seguito dei suoi richiami, qualcuno replichi con risposte poco pertinenti; il tutto finisce con abbandoni spontanei o espulsioni dal corpo. In breve tempo la Banda che non è più in grado di assolvere ad alcuno dei servizi destinati, si sfalda; quando poi Cesare Cuscini, detto “Zézar” , apprezzato primo bombardino solista viene cacciato, alla Commissione musicale non rimane che privarsi della presenza dell’esigente e scorbutico Maestro.
Tornano alla memoria comunque momenti ed episodi piacevoli al ricordo: la simpatia tipicamente paesana dei due amici “Bumba” e “Zirôn” che, a volte, riesce a far sorridere anche il burbero Maestro o la frase indimenticata dello stesso Sgrizzi, di origine siciliana, che, rivolto al busto di Verdi situato nell’aula di musica, all’esecuzione sbagliata di una nota pronuncia: ”Povero Giuseppo questa gente ti vuol rovinare!”.
Nel 1932, dopo pubblico concorso, l’incarico viene affidato al Maestro Pietro Mennini, suonatore di flauto nell’Orchestra del Comunale di Bologna. Mennini, di carattere affabile, riesce a riportare l’entusiasmo: numerosi sono i ragazzi che frequentano le lezioni ed infinita è la pazienza del Maestro per farli crescere.
Di lì a poco sono promossi nella Banda, fra gli altri, Giuseppe Donati, Guerrino Guerra, Guido Plata, Gaetano Scannavini ed Otello Zaccaroni; il repertorio è ricco e di buon livello: vengono suonate marce sinfoniche che introducono pezzi d’opera di Verdi e Rossini.
Purtroppo una forma gravissima di otite colpisce il Maestro nella primavera del 1935 e ne provoca la morte; la Scuola di Musica e la Banda si trovano di nuovo senza una guida qualificata tanto che Guerrino Castellari provvede per qualche anno a dirigere la Banda nei servizi di rito.
Nel frattempo comincia a far parlare di sé negli ambienti musicali un giovane medicinese di spiccate capacità: Il Maestro Walter Grandi. Entra nel corpo bandistico locale a 17 anni suonando il clarinetto piccolo in Mib, sotto la guida del Maestro Modoni, quindi, intraprende lo studio professionistico della musica diplomandosi presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna sotto la guida del Maestro Ottino Ranalli in Composizione e strumentazione per banda (1935), e sotto la guida dei Maestri Guido Spagnoli e Cesare Nordio in Composizione (1938).
Nel 1939 vince per concorso il posto di direttore della Scuola di Musica e della Banda del proprio paese.
Il compito che lo attende non è dei più facili: occorre riorganizzare la Scuola e attivare una Banda con forze giovani. Il Maestro svolge un’intensa ed apprezzata attività e riesce nel suo intento, ma non ha il tempo di completare la sua opera in quanto all’inizio del 1941 è chiamato dal direttore del Liceo Musicale di Bologna a sostituire nella Cattedra di Composizione e Strumentazione per Banda il suo ex-maestro Ottino Ranalli (passerà poi di ruolo nel 1942).
Durante il periodo in cui è assunto alla direzione della Scuola di Musica e della Banda, dedica a questa attività tutto il suo entusiasmo e la sua competenza artistica.
In questi anni la Banda raggiunge il punto di pieno sviluppo e maturità che la porterà verso una continua ascesa ed una sempre maggiore popolarità.
Per motivi legati al particolare momento storico sembra inevitabile che l’insegnamento della musica e l’attività della Banda debbano essere interrotti. Ciò non accade per la passione Ugo Ughi, sfollato bolognese di professione ingegnere, già organista in San Petronio ed istruttore di cori, che si rende disponibile a preparare un numero di allievi sufficiente per formare una Banda. Purtroppo il bombardamento della Barletta, nel luglio 1944 non ne permette la prima uscita ufficiale.
È indubbiamente grazie alla sua notorietà che la Banda riesce a resistere ai conflitti mondiali e, al contrario di molte altre compagini di paesi vicini, accresce il suo potenziale e si sviluppa ulteriormente, anche in mezzo a grandi difficoltà.
Prima dell'inizio del secondo conflitto mondiale, nel 1939, entra a far parte della Banda Oreste Cenesi.